La legge 22 febbraio 2000, n. 28 viene approvata con 14 articoli e un vizio originario consistente nella mancanza di disposizioni differenziate per l’emittenza locale che, come noto, presenta specificità non trascurabili relative alla programmazione e ai format.
Mc Diritto
I casi di giurisprudenza commentata.
- di Anna Papa
Un'ampia rassegna di legislazione e regolamentazione commentata.
Il direttore della rivista racconta i venti anni dalla pubblicazione del primo numero. Attraverso un excursus dei temi trattati dà conto della profonda trasformazione che ha avuto il settore delle comunicazioni. Trasformazione, che ha riguardato gli aspetti tecnologici, economici, giuridici, sociali.
In questo saggio, l’Autore offre, ricorrendo sia a spunti letterari e cinematografici che storici, alcune riflessioni sul concetto di verità e sulle sue implicazioni dal punto di vista costituzionalistico. In particolare, muovendosi lungo la trama di Good Bye Lenin, film di Wolfgang Becker del 2003.
Il saggio studia, in una prospettiva costituzionalistica, le nuove sfide informative per i sistemi democratici contemporanei. Dopo una riflessione etimologica sul concetto di “verità”, l’A. si concentra sull’importanza di un’informazione plurale e trasparente per il funzionamento della democrazia rappresentativa.
Il valore della trasparenza e’ l’essenza della democrazia. “Il potere e’ autoritario per il solo fatto di essere invisibile”, ammonisce Bobbio. E un campione autentico del liberalismo classico come John Millton ci insegna, da quasi quattro secoli, con le veementi pagine dell’Aeropagitica.
I contributi pubblici all’editoria costituiscono un utile strumento per garantire la libertà, l’indipendenza, il pluralismo e l’imparzialità dell’informazione, al fine di non abbandonare le imprese editrici alle dinamiche al mercato e al controllo dei finanziatori.
Sembra un esercizio audace riproporre la lettura dell’Areopagitica di John Milton nella prospettiva dell’attualità. Eppure, riprendendo una delle ragioni per leggere i classici proposta da Italo Calvino, “Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire”.
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