L’esplosione della pandemia con la diffusione del virus COVID-19 in Italia nel marzo del 2020 ha costretto il Governo italiano a occuparsi dell’emergenza anche dal punto di vista del sostegno ai mezzi di informazione e di comunicazione in genere che, insieme agli altri settori dell’economia italiana,
La pandemia sta costringendo tutti i paesi a riprogettare il futuro. L’intensificarsi della campagna vaccinale, a sua volta, rende concreta la possibilità di un ritorno, nel volgere di qualche mese, alla normalità. Ma a quale normalità? È in questo quadro che si innesta la questione del cd. passaporto
Con l’avvento della tecnologia e dei social network, i modi di comunicare e diffondere idee sono stati rivoluzionati e la pervasività delle reti digitali ha fatto sì che la libertà di espressione assumesse un ruolo quanto mai significativo, dal momento che qualsiasi individuo può partecipare, collettivamente o individualmente.
Nel corso degli ultimi venti anni è mutato in maniera radicale lo scenario mediale e sono cambiate le abitudini informative degli italiani, soprattutto grazie al Web, ai social network e alla rivoluzione innescata dal digitale. Le pubbliche amministrazioni italiane e in particolare i comuni, in quanto principali enti
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