SOPA, PIPA, ACTA: l’attacco alla libertà su internet non ha soste
- di Astolfo Di Amato
- Pubblicato sul Numero 1 del 2012
Abstract
Nel precedente numero di questa Rivista si è dato conto delle iniziative legislative innanzi agli organi parlamentari degli Stati uniti, volte a limitare la libertà su internet, e meglio note con gli acronimi SoPA e PIPA. le proteste le hanno bloccate. Anche in Italia vi è stato il tentativo di inserire una disciplina analoga nella cd. legge comunitaria, mediante un apposito emendamento. Ed anche questo tentativo non ha avuto buon esito. È, difatti, accaduto che i promotori hanno dovuto registrare una massiccia mobilitazione dell’opinione pubblica contraria, tale da costituire una minaccia per lo stesso consenso elettorale. La conseguenza è stata un immediato abbandono di quelle iniziative, che non hanno retto alla pressione di un movimento di protesta, che ha visto l’adesione di strati sempre più ampi di cittadini. In realtà, accade che i temi della libertà su internet non sono più appannaggio di una élite. La diffusione della alfabetizzazione informatica, specie nelle società più evolute, amplia la fascia di coloro che si sentono direttamente coinvolti da provvedimenti che vadano ad incidere sul modo di operare su internet.
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