Il diritto soggettivo degli editori ai contributi pubblici come garanzia della libertà, del pluralismo e dell'importanza dell'informazione

Abstract

I contributi pubblici all’editoria costituiscono un utile strumento per garantire la libertà, l’indipendenza, il pluralismo e l’imparzialità dell’informazione, al fine di non abbandonare le imprese editrici alle dinamiche al mercato e al controllo dei finanziatori. L’indagine si sofferma sulla qualificazione della situazione giuridica come diritto soggettivo e non come interesse legittimo, valutando se ciò  possa comportare il rischio di una diminuzione della tutela.

 

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